C'è chi gode di un percorso lineare,.. c'è chi ha dei dubbi. C'è chi gira in tondo, vagando da emozione a stimolo. C'è chi fa tutti e due i percorsi. C'è pure quello che non fa nulla e la vita gli accade. C'è la differenza di storia, carattere, capacità. C'è il vissuto come esperienza, privata o pubblica. C'è il mio mondo ed il nostro mondo. Poi c'è anche il tuo mondo! C'è il mondo reale e quello che sogno. Ci sono i desideri e le poche o tante possibilità per realizzarli. C'è quello che mi è stato dato di poter fare e quello che non ho voluto fare. A volte si è deboli ed è diverso se è la forza che manca. Ci sono solidità che si sbriciolano alla prima occasione e verità che non assomigliano alla realtà. Poi c'è la specializzazione dei linguaggi ed il diverso uso dei gerghi. C'è il sostantivo che penetra l'essenza della forma e c'è l'aggettivo che ne qualifica la completezza. Ci sono miriadi di storie che spiegano lo stesso concetto e ci sono 2 fratelli che non la pensano uguale. Ed il contrario di facile è difficile e non semplice che è il contrario di complesso. C'è chi si chiede in continuazione; che devo fare? E lo fa, per non vedere ciò che deve. E chi sapendo ciò che deve, si chiede perché.. lo deve! C'è l'uomo, le sue colpe, i suoi meriti, c'è l'universo intero in una mente eppure a volte manca l'essenziale. Che dire? IO per me non escludo nulla pur avendo una mia via, se però debbo relazionarmi con un essere così complesso, allora prima faccio una domanda:... cos'è che ti fa ridere?